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COSA VEDERE A NIZZA
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COSA VEDERE A NIZZA

Cosa vedere a Nizza, un viaggio nella Belle Époque.

Un piccolo cenno alla storia di Nizza.

Nizza è una città dalle mille sfaccettature che, nel corso degli anni, ha saputo mutare le forme per testimoniare la sua storia. Prima di ripercorrere il periodo storico che forse più di tutti l’ha plasmata -la Belle Époque– e resa elegante e gloriosa, facciamo un piccolo passo indietro per conoscerne gli sviluppi che hanno portato a essere la città come la vediamo noi oggi.

I primi insediamenti umani conosciuti nella zona di Nizza sono databili a circa 400.000 anni fa. Nizza fu probabilmente fondata intorno al 350 AC dai Greci di Massilia e chiamata Nikaia in onore di una vittoria contro i liguri confinanti (nome che richiama fortemente Nike, la dea della vittoria).

La città divenne uno dei più attivi porti commerciali della costa ligure, ma ai tempi aveva come rivale il porto della città romana Cemenelum che continuò a esistere come città separata fino al tempo delle invasioni longobarde. Oggi le rovine di essa si trovano a Cimiez, quartiere di Nizza.

Nel VII sec, Nizza si unì alla lega genovese formata dalle città della Liguria, ma tra l’859 e l’880 i saraceni riuscirono a saccheggiare e bruciare la città e ne rimasero padroni fino al X sec.

Durante il Medioevo, Nizza partecipò alla guerra e alla storia d’Italia:

come alleato di Pisa fu nemico di Genova e, sia il Re di Francia che l’Imperatore del Sacro Romano Impero, tentarono di saccheggiarla. Riuscì a mantenere la sua libertà cadendo talvolta sotto le mani dei Conti di Provenza. Nel 1388 si pose quindi sotto la protezione dei Conti di Savoia.

Da questa collaborazione, deriva l’aumento della forza di Nizza ma anche il passaggio alla lingua ufficiale italiana nel 1561 quando Emanuele Filiberto, duca di Savoia, abolì l’uso del latino.

Negli anni tra inizio 1700 e 1800 Nizza visse un continuo passaggio di dominio:

con il trattato di Utrecht del 1713 la città fu data in mano ai Savoia che costruirono la “città nuova”. Dal 1744 fino alla pace di Acquisgrana i francesi ne rientrarono in possesso. Nel 1792 la Contea di Nizza fu conquistata dalla Prima Repubblica francese fino al 1814 quando tornò nelle mani del Regno Sardo-Piemontese.

Dopo il trattato tra Cavour e Napoleone III, conclusosi nel 1860, la Contea fu nuovamente ceduta alla Francia come ricompensa per l’alleanza francese nella guerra contro l’Austria che vide il Lombardo-Veneto unirsi allo stato italiano.

Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza, fu fortemente contrario alla cessione alla Francia e nel 1866 ci furono anche rivolte popolari a favore dell’unificazione di Nizza all’Italia.

In questi ultimi anni Nizza ha consolidato il suo sviluppo economico e sociale, diventando una delle mete turistiche più apprezzate della Riviera Francese.

Ma perché passeggiare tra le viuzze di Nizza ci ricorda che lo splendore (tuttora conservato) della città ha raggiunto il suo massimo picco durante la Belle Époque?

Tutto ebbe inizio ai tempi della grande Jane Austen o delle sorelle Brontë. La giovinezza d’oro dell’alta borghesia britannica prevedeva lunghi viaggi volti a perfezionarne l’istruzione, il cosiddetto “Grand Tour” e proprio durante questi viaggi tra Londra e Torino, gli inglesi notarono il clima mite e soleggiato della Costa Azzurra, in contrasto con gli inverni piovosi e freddi dell’Inghilterra. Nasce così il turismo invernale e da piccola cittadina di pescatori, Nizza venne trasformata grazie alla costruzione di ville, palazzi e alberghi, tutti riccamente decorati e uno più originale dell’altro. Nizza diventò una vera e propria destinazione alla moda per l’aristocrazia europea.

Cosa vedere a Nizza

Nizza è un susseguirsi di intricate viuzze che si snodano tra palazzi eleganti e piazze colorate, negozi di artigianato e prodotti locali che si alternano a fruttivendoli e pasticcerie.

Nizza ci ricorda la sua storia nei nomi dei viali ma anche nell’imponenza degli edifici storici.
C’è molto da scoprire in questa città e noi partiremo proprio dal lusso lasciato dalla Belle Époque.

Palazzo Excelsior Regina

Con l’avvento del Grand Tour, oltre alla costruzione di numerose ville, venne lanciata la moda degli hotel, che portò molti costruttori a investire sulla collina di Cimiez, grazie alla sua magnifica vista panoramica a 360°.

La regina Vittoria, che era solita trascorrere gli inverni a Cannes, Grasse o Menton, si innamorò di Nizza. Tuttavia, il Grand Hôtel di Cimiez non era adatto a soddisfare le sue esigenze così due costruttori proprietari di terreni a Cimiez, decisero di soddisfare la regina: costruire un albergo che rispondesse a tutte le sue esigenze in termini di comfort e modernità, in cambio della sua promessa di farne la sua residenza invernale permanente.

Questa scommessa portò alla costruzione e, appena due anni dopo, nel 1887, all’inaugurazione di uno dei palazzi più belli della città, il Palazzo Excelsior Régina.

La regina Vittoria vi trascorse tre inverni organizzandovi molti ricevimenti, invitando i suoi più cari amici come l’imperatrice Eugenia, la coppia imperiale Francois-Joseph ed Elisabetta (meglio conosciuta come Sissi) e anche il Re Oscar di Svezia. Una sfilata di teste coronate, tutte conquistate dall’imponenza e dalla bellezza dell’edificio.

Villa Massena

La Belle Epoque ha sancito lo sviluppo di Nizza grazie agli artisti, nobili e intellettuali che si rifugiavano in questo angolo di Costa Azzurra per fare salotto, creare, dipingere o semplicemente godersi i panorami di questa meravigliosa città. La Promenade des Anglais è il luogo simbolo di questo periodo d’oro: è un susseguirsi di alberghi di lusso, ville eleganti e boutique raffinate. Villa Massena, costruita fra 1898 e il 1901 dall’architetto danese Hans Georg Tersling, rispecchia tutta l’opulenza della nobiltà legata a Napoleone. Oggi, dopo un lungo processo di restauro, è visitabile, insieme ai suoi magnifici giardini, progettati dal paesaggista Edouard Andrè.

L’Opera

L’Opera di Nizza, inaugurata il 7 febbraio 1885, fu costruita da François Aune, architetto ufficiale di Nizza e allievo di Gustav Eiffel sotto la guida dell’altrettanto celebre Charles Garnier.

L’Opera si trova nel cuore della vecchia Nizza dove, alla svolta per rue St-François-de-Paule si iniziano ad intravedere i contorni e già dall’esterno è visibile il prestigio dell’edificio. Si differenzia dalle altre opere dell’epoca per la sua doppia facciata: la principale che si affaccia su rue St-François-de-Paule, la seconda verso il mare. La facciata nord è composta da due parti frontali collegate da un percorso aperto. Il primo piano è costituito da finestre sorrette da colonne provenienti da La Turbie. Il corpo centrale è sormontato da quattro sculture che rappresentano le 4 muse, mentre a sinistra e a destra sono posti i simboli di Francia e Nizza, circondati da decorazioni in stucco. Infine, lanterne in ferro battuto graziosamente curve adornano l’ingresso conferendogli una luce soffusa. Guardando questa sontuosa facciata, mi sento trasportata in un universo pieno di magia, feste e paillette.

All’interno la sala è disposta “all’italiana”, cioè a forma di ferro di cavallo ed è sormontata da tre livelli di palchi organizzati in modo da dividere il pubblico a seconda della classe sociale. L’ispirazione italiana si fa sentire nel rosso intenso scelto per ricoprire i palchetti, nel maestoso lampadario, così come nello splendido soffitto affrescato dal pittore Emmanuel Costa.

Liceo Château Masséna

Il Lycée è un tesoro dell’architettura Belle Epoque. Situato ai margini della Promenade du Paillon, è stato classificato come monumento storico nel 2017.

In origine, l’edificio non era altro che un Convento dell’ordine degli agostiniani scalzi, che la rivoluzione trasformò in una scuola media per soli ragazzi. Divenne il “liceo imperiale” sotto Napoleone, poi una scuola media reale quando Nizza tornò sotto la dominazione sarda e fu il luogo in cui venne firmato il Trattato di Torino, che legò definitivamente Nizza alla Francia. Un luogo ricco di storia, che è stato ricostruito nella sua forma attuale dal 1909 al 1931, anno dell’inaugurazione.

Il suo architetto, Henri Ebrard, supera sé stesso nella sua creazione. L’utilizzo di pietre scolpite, mosaici, motivi colorati in ceramica e in ferro e molti altri dettagli rendono l’edificio di una bellezza rara.

La città vecchia

La città vecchia è uno scorcio incantevole da cartolina, un dedalo di viuzze dai colori pastello, un intrico di vicoli stretti e tortuosi brulicanti di negozietti e venditori. La somiglianza con Genova è impressionante e vi sentirete subito a casa. Vi sembrerà di fare un tuffo nel ‘700: i palazzi antichi e le chiese barocche come la Cattedrale di Santa Reparata, il vecchio ghetto ebraico in rue Bénoit Bunico, il palazzo della prefettura, dimora dei Principi di Savoia e Cours Saleya, una delle piazze più animate e variopinte di Nizza. Nel cuore della città vecchia i negozi straripano di prodotti tipici e i numerosi mercati vi ammalieranno con i loro invitanti profumi fra olive, pane fragrante e venditori di essenze.

La Promenade des Anglais

La Promenade des Anglais è la passeggiata più famosa della Costa Azzurra, un magnifico lungomare circondato da una splendida cornice urbana, ricca di stupendi palazzi d’epoca, portici e piazzette che si affacciano sulla baia. I suoi sette chilometri sono la meta preferita di runners e rollers, che vengono a cercare un luogo di pace e serenità per tenersi in forma. Ma soprattutto è il luogo più amato dagli abitanti di Nizza e dai turisti, che la percorrono per godersi un magnifico panorama, per sedersi sotto ai pergolati e ammirare la distesa del mare azzurro.

Piazza Massena

Circondata da stupendi palazzi ad arcate dai colori pastello, Place Massena è uno dei punti nevralgici di Nizza. Al centro della piazza la statua di Apollo nella Fontana del Sole, che si riflette sulla caratteristica pavimentazione a scacchi. Qui si trova la maggior concentrazione di negozi per lo shopping, così come tanti caffè e ristoranti sotto ai portici, ideali per una pausa rilassante. Di sera la piazza si accende per creare una magica atmosfera, grazie anche a una recente installazione intitolata “Conversazione a Nizza“: sono le statue di Jaume Plensa, che rappresentano i continenti illuminati a colori vivaci. Dalla piazza parte la Promenade du Paillon, un immenso parco di 12 ettari che inizia dal Museo d’Arte Moderna e d’Arte contemporanea e arriva alla Promenade des Anglais. Il giardino è diventato il luogo di ritrovo per le famiglie e per i cittadini di Nizza grazie alla presenza di giochi, spazi dedicati alla cultura e all’arte, oltre a essere il teatro per molte manifestazioni.

Museo Matisse

Il Museo Matisse si trova nel quartiere di Cimiez, all’interno della Ville des Arènes, un magnifico palazzo residenziale della seconda metà del ‘600. Il celebre esponente del Fauvismo si trasferì a Nizza nel 1917 per problemi di salute ma rimase incantato dai colori, dai panorami e soprattutto dalla luce della Costa Azzurra, che divenne per lui infinita fonte di ispirazione, oltre che la sua residenza definitiva fino alla morte nel 1954. Nel museo dedicato a Matisse si è voluto creare un percorso di visita che segue la sua evoluzione artistica attraverso oltre 236 disegni e una settantina di sculture, insieme a fotografie e oggetti significativi appartenuti all’artista. Un viaggio nella vita di Matisse che copre tutta la sua produzione artistica e tutte le influenze culturali.

Museo Marc Chagall

Il Museo Marc Chagall è in assoluto il fiore all’occhiello del panorama culturale di Nizza: è la più grande collezione di opere dedicate all’artista bielorusso. Si tratta di un museo monotematico, voluto fortemente da Chagall, per riunire in un unico luogo tutte le opere incentrate sulla Bibbia, 17 tele che compongono il Messaggio Biblico, oltre a 400 dipinti, disegni, bozzetti, lavori a pastello o a tempera. Una collezione immensa ed esaustiva della vocazione artistica di Chagall e della sua vita rocambolesca divisa fra Stati Uniti, Europa e Palestina.

Cattedrale di San Nicola

Questa curiosa chiesa colorata, che riprende lo stile della Cattedrale di San Basilio di Mosca, venne costruita nel 1912 per i numerosi nobili russi che sfuggivano ai rigidi inverni russi per svernare alle temperature miti della Costa Azzurra. Oggi è uno dei monumenti più visitati della città, oltre a essere la più grande chiesa ortodossa in Europa al di fuori dei confini della Russia. Se i suoi interni sono particolarmente interessanti da visitare, le cromie e le forme della facciata e delle torri colpiscono i turisti per la loro originalità.

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